Sustainable “design”Quale è l’edificio più alto del mondo?

alcune fonti del web dicono sia il Taipei Financial Center, di 508 metri, che ha raggiunto e superato le “Petronas Tower” di Kuala Lumpur in Malesia, una coppia di colossi gemelli alti 452 metri.

Non più, perchè gia da qualche mese, per la precisione da Luglio del 2007, il Burj Dubai è l’edificio più alto del mondo.

 “On november 2008 Burj Dubai, the 800 metres-high and 160-story building designed by Skidmore, Owings & Merrill LLP, will become the highest in the world.” 

La sua ultimazione prevista per Novembre 2008 porterà questa torre ad una quota superiore degli 800 m ( gli esecutivi sono ancora riservati per evitare di perdere il primato in questi anni). Interessanti le fasi di realizzazione della torre visibili nel filmato trovato su www.youtube.com (a dimostrazione che talvolta questo sito si rende utile per fornire anche ausilio tecnico e non solo per incriminare sexy prof).

Realizzazione del Burji Dubai

Vi invito a visitare il sito del Burji Dubai e la splendida presentazione realizzata, soffermandosi qualche minuto a leggere il link relativo all’ispirazione del progetto. L’edificio sorgerà (nemmeno a dirlo) nella “futuristica” DUBAI a breve il centro del mondo.

Il progetto porta la firma degli architetti dello studio di Chicago SOM – Skidmore, Owings & Merrill LLP – già noto per la Sears Tower di Chicago (1974). Il costo? l’ordine di grandezza è di circa 850 milioni di dollari, dollaro più dollaro meno.

La particolare geometria del Burj Dubai – di chiara ispirazione islamica – ricorda il fiore del deserto, tipico della regione. Influenze storiche ed innovazione tecnologica si fondono facendo del progetto il modello nel Medio Oriente per la città del futuro.
La torre si compone di tre elementi in vetro e calcestruzzo attorno ad un nucleo centrale che salgono verso il cielo come scalini. Un arretramento su ciascun elemento snellisce il corpo dell’edificio man mano che questo continua la sua ascesa. Giunto all’estremità, il cuore della torre emerge come uno stelo d’erba. La base particolarmente larga della torre non consentirà, invece, la formazione di correnti d’aria al suolo causate dai vortici che spesso nascono nelle zone più alte di questo tipo di edifici.
Il Burj Dubai avrà misure sconcertanti: 160 piani per oltre 800 metri di altezza, con una superficie di 500mila metri quadrati
.  Fonte: http://www.amrealestate.it/architetture.htm

La domanda che ci siamo posti osservando questo splendido edificio è relativa al concetto di sostenibilità. Dal sito si evincono una serie di informazioni relative al fabbisogno energetico dell’edificio, tra cui quello elettrico, che ammonterebbe  36 mVA, equivalenti (citando l’esempio riportato sul sito) a 360000 lampade da 100W accesse contemporaneamente tutto il giorno.

Non è specificato però che forma di energia si intende usare per soddisfare questa richiesta energetica. Lungi da noi da voler fare scuola al SOM, però oltre ai complimenti per un progetto veramente splendido, va anche “l’osservazione” che per un edificio che sorge ad una latitudine come quella di Dubai non si può non pensare di adottare  risorse energetiche alternative come (per esempio) il fotovoltaico.

Impossibile non osservare ciò di fronte all’esempio eccellente (dal punto di vista dell’ecosostenibilità dell’edificio) dei colleghi italiani (Si tratta di David Fisher, trasferito a Firenze da diversi anni, e dei due soci del suo studio a Lungarno del tempio – Fabio Bettazzi e Marco Sala, con la collaborazione dell’’ingegnere statunitense Leslie Robertson, padre delle Torri Gemelle del World Trade Center di New York) ideatori della torre girevole ecosostenibile proprio in quel di Dubai. Nessun campanilismo.


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