I media di tutto il mondo stanno parlando della situazione rifiuti in Campania ormai da mesi (anni?), sottraendo spazio nei propri notiziari, anche alla situazione mediorientale (aspettiamoci ritorsioni).Non è una provocazione, non parlo solo della BBC o della CNN, avete mai provato a vedere alcune televisioni locali dell’area nordafricana? vi garantisco che siamo riusciti a globalizzare il “munnezza gate”, record tutto Italiano. Sottolineo italiano e non solo campano come il governo “centrale” ritiene.
Ed è proprio questo il punto, l’attuale politica di risoluzione dell’emergenza adottata dal governo; essa invece di essere volta a risolvere una emergenza “regionale” con strumenti “speciali” messi a disposizione dallo stato, persiste nell’ individuare nuovi siti per lo stoccaggio dei rifiuti, ossia aprire nuove discariche su un territorio già devastato dal punto di vista ambientale.
Così i campani si trovano a subire nel proprio territorio oltre agli effetti di anni di gestione sciagurata del problema rifiuti, un ulteriore onere ambientale necessario a risolvere l’emergenza.
Questo è ciò che sta accadendo sotto gli occhi di tutti. Ma i media italiani sono troppo impegnati a parlare dell’emergenza rom o delle rapine in villa, che dall’elezione di questo governo sembra essere il vero pericolo del nostro paese.
Anche l’informazione relativa alle considerazioni espresse dalla UE in merito al decreto per risolvere l’emergenza, sta passando in sordina, quasi come se si volesse far credere che questa soluzione non violi alcuna norma dell’unione.
FALSO, non solo viola in modo palese più di una norma dell’unione, ma viola anche diversi articoli del D.Lgs 152/2006 testo unico ambientale.
Provate a leggere la direttiva europea 31 del 1999
Ad esempio all’articolo 5 si legge (in sintesi):
……………..i rifiuti urbani biodegradabili da conferire a discarica devono (nel corso degli anni) essere ridotti di una percentuale in peso rispetto ai rifiuti urbani biodegradabili prodotti nel 1995 o nell’ultimo anno prima del 1995 del quale siano disponibili dati eurostat normalizzati……………..
Si legge ancora (in sintesi) che è …vietato depositare in discarica alcune tipologie di rifiuto… senz’altro presenti nei rifiuti solidi urbani indifferenziati.
Provate a leggere il DECRETO-LEGGE 23 maggio 2008, n. 90 (Misure straordinarie per fronteggiare l’emergenza nel settore dello smaltimento dei rifiuti nella regione Campania e ulteriori disposizioni di protezione civile), leggerete quanti articoli vanno in deroga ad numero enorme di leggi.
Ricapitoliamo: un decreto che per risolvere un emergenza viola leggi italiane, direttive europee, va contro la salute dei cittadini (che per essere tutelata non avrebbe bisogno di nessuna norma ma solo di buonsenso a maggior ragione da parte di chi rappresenta il popolo), ma non finisce quì perchè per violare tante norme si è pensato di inasprire le sanzioni contro chi protesta; arriva anche il reato penale che punirà con la detenzione coloro che manifesteranno contro l’installazione di discariche. Equivale a dire non permettetevi di manifestare contro una azione in violazione delle leggi, perchè c’è una legge che ve lo vieta.
Intendiamo informare costantemente coloro che manifesteranno contro le discariche, aggiornandoli dal punto di vista tecnico relativamente alle norme che il decreto proposto dal governo viola.
Inoltre vogliamo far osservare a tutti, che smaltire in discarica un rifiuto solido urbano indifferenziato (sperando che si tratti solo di RSU) è “ILLEGALE”, oltre che contrario ad ogni principio di sostenibilità ambientale (nonostante si continui fare in molti posti della penisola), a maggior ragione per risolvere uno stato di emergenza come quello raggiunto in regione campania.
La redazione sostiene la lotta dei manifestanti contro l’installazione delle discariche, contrarie a qualsiasi principio di sostenibilità ambientale.
Aggiungiamo che manifestare è necessario, non solo perchè è in pericolo la nostra salute e il nostro ambiente, ma anche e soprattutto la DEMOCRAZIA.
La redazione
NB: Una provocazione per gli addetti ai lavori (ma anche per chi si avvicina per la prima volta a queste tematiche) provate a confrontare il decreto legge 23/05/2008 n.90 con il Testo unico ambientale e con la direttiva europea n. 31 del 1999, scoprite quante violazioni contiene (lasciate un commento per ogni violazione trovata, le inoltreremo al Commissario per l’emergenza G. BERTOLASO, sperando di fargli cosa gradita).