Dove va la pioggia?
Sembra una domanda da scuola elementare vero?
Sappiamo tutti che, nel territorio urbano, le acque di pioggia sono (o dovrebbero essere) ricollettate nei sistemi di drenaggio (fogne). Forse, pero’, non tanti sanno (o almeno una parte di quelli non addetti ai lavori) che una importante aliquota delle precipitazioni non ha modo di essere ricollettata.
Una parte di essa “ruscella” o corriva, andando ai corpi idrici ricettori (mari, fiumi, laghi), secondo la naturale orografia del territorio (pendenza del suolo).
Questo video mostra in maniera semplice, direi anche elementare, questo processo, evidenziando con altrettanta semplicita’ la necessita’ di mantenere all’interno delle aree urbane porzioni di suolo non impermeabilizzate. Infatti, la sensibile dimunuizione dell’aliquota della precipitazione uniformemente assorbita dal suolo, unita alla incredibile aumento di quella “corrivante”, genera dei veri e propri allagamenti di alcune porzioni di territorio urbano.
Spesso tale fenomeno innesca anche fenomeni di forti infiltrazioni nel sottosuolo, che, qualora in presenza di forti gradient idraulici protratti nel tempo, possono dare luogo a fenomeni di “Sifonamento Interno” (l’acqua infilitrandosi continuamente e con grande “velocita’” nel sottosuolo, trasporta con se porzioni di terreno, spostandole da una parte all’altra, creando cavita’ che danno poi luogo a fenomeni di cedimento talvolta con effetti catastrofici).
Dunque, se e’ cosi’ semplice, perche’ oltre a progetatre sistemi di dranaggio delle acque, non provvediamo anche a lasciare la maggiore porzione possibile di territorio permeabile?
E’ un aspetto del drenaggio sostenibile.
(La foto in anteprima, ritrae la citta' di Genova durante l'ultimo allagamento, tratta da www.flickr.com)